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“Papà mi è caduto il telefono”. La nuova truffa WhatsApp svuota-conto

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    Esperti di sicurezza lanciano un avviso riguardo a nuove truffe telefoniche che utilizzano la clonazione vocale attraverso l’intelligenza artificiale.

    Una nuova forma di truffa sta emergendo, mettendo a rischio gli utenti di WhatsApp. Gli esperti di sicurezza di Trend Micro hanno lanciato un allarme riguardo a frodi basate sulla clonazione del timbro della voce delle persone, realizzate mediante l’uso di intelligenza artificiale. Questi casi di truffa sono stati inizialmente segnalati negli Stati Uniti, ma ora sembra che anche l’Italia sia stata colpita.

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    Modus Operandi

    I truffatori seguono uno schema ben preciso. Iniziano raccogliendo informazioni sulle potenziali vittime e sui loro familiari dai social network, incluso l’accesso a foto e video. Successivamente, utilizzano tecnologie avanzate per replicare la voce delle vittime il più accuratamente possibile. Questa tecnica, conosciuta come “clonazione vocale”, viene messa in atto quando la biometria vocale è utilizzata per realizzare estorsioni o frodi.

    l messaggio di aiuto su WhatsApp

    "Papà mi è caduto il telefono". La nuova truffa WhatsApp svuota-conto

    Un nuovo messaggio di truffa sta circolando su WhatsApp, con un testo che recita: “Ciao papà, mi è caduto il telefono. Questo è il mio nuovo numero. Per favore, puoi mandarmi un WhatsApp?”. Al messaggio è allegato un link, accessibile tramite SMS, che è fortemente sconsigliato cliccare. Questo link rappresenta, infatti, la porta d’ingresso per i truffatori.

    Se il destinatario cade nella trappola e apre il link, il truffatore, mascherandosi da figlio della vittima, inizia a mettere in atto il suo schema fraudolento, richiedendo denaro per ragioni apparentemente plausibili, come problemi con un’app bancaria, il pagamento delle tasse universitarie o delle bollette. Se il genitore acconsente, gli viene poi chiesto di effettuare un bonifico istantaneo per coprire i supposti costi.

    È di vitale importanza non fidarsi ciecamente di tali messaggi e, invece, cercare di verificare l’identità del mittente contattando direttamente la persona che si crede abbia inviato il messaggio. Questo può aiutare a prevenire cadute in schemi truffaldini e a proteggere le proprie informazioni personali e finanziarie.

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