Il gruppo Facebook dei truffati per fare fronte comune a questa ingiustizia
NAPOLI – Una truffa di proporzioni gigantesche ha colpito tutta l’Italia, portando al “fermo targhe amministrativo” di numerosi veicoli. Ben 1500 automobilisti Italiani, tra cui noti imprenditori, avvocati e medici, sono stati vittime di un inganno che ha visto la confisca delle loro auto di lusso, nonostante fossero state regolarmente e profumatamente pagate.
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Il mese scorso, molti di questi professionisti sono stati fermati dalla polizia durante controlli stradali. A seguito di verifiche, si sono visti ritirare il libretto e sequestrare il veicolo, subendo gravi danni patrimoniali, danni d’immagine e ulteriori disagi. Questi veicoli sono stati etichettati come “veicoli fantasma” dalla Motorizzazione di Napoli a causa delle loro targhe inesistenti, rendendoli di fatto irregolari e soggetti a “fermo targhe”.
Al centro delle indagini c’è un’agenzia di pratiche automobilistiche di Volla, che, sebbene ufficialmente cessata, avrebbe emesso molte delle “targhe ritirate” ora sotto accusa. Questa vicenda ha sollevato dubbi e sospetti sulla Motorizzazione di Napoli, con molti che si chiedono se ci possa essere un complice interno che ha facilitato questa “truffa targhe ritirate”.
Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, è stato contattato da diversi automobilisti truffati. “Gli utenti che ci hanno contattato ci dicono che la motorizzazione neanche risponde, né al telefono né alle mail. Chiediamo alla magistratura di far luce su questa oscura vicenda. Se c’è stata una “truffa auto targhe ritirate”, chi l’ha organizzata e vi ha partecipato deve pagare”, ha dichiarato Borrelli, annunciando anche una interrogazione parlamentare sulla vicenda.
Mentre le indagini sono ancora in corso, la città di Napoli attende risposte. La questione ha scosso la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e ha messo in luce la necessità di maggiore trasparenza e responsabilità. La speranza è che la verità emerga presto e che chiunque sia responsabile di questa “truffa targhe Napoli” venga portato davanti alla giustizia.
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