La sostituzione dello schermo dell’iPhone 13 disattiva il Face ID. Procedura segreta concessa ai riparatori ufficiali.
Diritto alla Riparazione
Da inizio anno, diversi stati (fra cui gli USA), stanno dibattendo e preparando decreti a favore della Riparazione di device tecnologici per ridurre la produzione, migliorare il riciclo e dare benefici all’ambiente.
Si tratta di una serie di provvedimenti atti a liberalizzare le procedure di riparazione e diagnostica togliendo, di fatto, il monopolio dalle mani delle grandi aziende madri.
Luis Rossman, direttore della Repair Preservation Group Action Fund, ha chiesto a Steve Wozniak, co-fondatore Apple, di esprimersi sulla questione.
Steve si è dichiarato “favorevole alla possibilità di riportare il tema della riparazione al di fuori dei grandi colossi, dando più spazio a interventi personali e a piccole realtà.”
Wozniak ha anche evidenziato come “Apple non esisterebbe se ai suoi tempi non ci fosse stato un mondo completamente aperto sul tema della tecnologia, dal momento che i primi prodotti dell’azienda sono stati proprio resi possibili dall’esperienza accumulata nel campo della riparazione e della creazione di radio e computer.”
La battaglia di Apple
Sono diverse le aziende che si stanno opponendo alla nascita di tali decreti fra cui, appunto, la Apple che dichiara quanto sia essenziale, per la sicurezza e la complessità dei propri prodotti, affidarsi esclusivamente ai tecnici della casa madre.
I vari produttori di smartphone di affidano, sia per la produzione dei componenti hardware e sia per il montaggio, ad aziende cinesi che spesso copiano e rivendono, al mercato della contraffazione, i progetti originali. Mercato che fa la fortuna dei riparatori non ufficiali e dei consumatori.
Si, perché molto spesso si tratta di device identici agli originali ma a costi nettamente inferiori.
Come possono difendersi, quindi, se non ostacolando le leggi sul Diritto alla Riparazione?
iPhone 13: il mistero dello schermo non riparabile
Solo la Apple, col suo ecosistema blindato, poteva architettare una cosa simile. Pare, infatti, che lo schermo del nuovo iPhone 13 sia irriparabile se non per mano di un tecnico ufficiale dell’azienda ci Cupertino.
É di questi giorni la dichiarazione di iFixit, colosso specializzato nella vendita di ricambi per device Apple, nella quale si legge che “sostituire il display di un iPhone 13 genera un messaggio di errore di questo tipo: “Impossibile attivare Face ID su questo iPhone“
I tecnici iFixit hanno eseguito diversi test per capire se si tratta di un bug del sistema ma invece è emerso che si tratta di un vero e proprio sabotaggio.
Il Microprocessore SPIA
Il problema è legato ad un microcontroller che associa l’identificativo di ogni iPhone 13 a quel determinato schermo.
Sostituendo lo schermo (vetro iPhone 13) nativo con un altro, il chip “spia” comunica l’errore al processore che impedisce a Face ID di attivarsi.
Geniale… diabolicamente geniale!
La Apple non si è ancora espressa sul comunicato stampa di iFixit ma, sicuramente, si difenderà parlando di sicurezza e qualità di ogni parte dei suoi dispositivi.
Come risolvere il problema: iPhone 13 Face ID non funziona dopo sostituzione schermo
I tecnici riparatori dei centri ufficiali Apple usano Apple Services Toolkit 2, un software che comunica ogni riparazione ai servizi Cloud Apple andando, così, a sincronizzare l’identificativo del device con quello del nuovo schermo senza far allarmare il Chip “spia”.
Pare, però, che ci sia una soluzione non ufficiale e non autorizzata.
Alcuni tecnici sono riusciti a risolvere il problema andando a dissaldare il chip montato sullo schermo nativo per poi risaldarlo sullo schermo nuovo “aftermarket”. Un’operazione che richiede l’uso di un microscopio e di accessori speciali per micro saldature.
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